La chirurgia ortognatica è un insieme di pratiche chirurgiche volte ad intervenire e correggere un’ampia varietà di anomalie dento facciali, più comunemente conosciute come malocclusioni dento-scheletriche.
Vi sono persone che hanno una fisionomia della masticazione scorretta, che presentano arcate dentarie mal posizionate per squilibri della crescita delle mascelle (mascellare superiore o maxilla e mascellare inferiore o mandibola), tali per cui un solo “apparecchio” non è in grado di risolvere il problema.
Queste anomalie spesso sono responsabili di problemi della funzione masticatoria, della respirazione, della fonazione, e più in generale della salute a lungo termine della bocca, penalizzando l’aspetto estetico del soggetto. Tra questi troviamo pazienti con problemi di morso ossia:
- malocclusioni di seconda classe;
- malocclusioni di terza classe;
- prognatismo mandibolare (mento più in fuori del solito);
- retrogenia o retrognatismo mandibolare (la mascella superiore è avanzata rispetto a quella inferiore).
Pazienti con asimmetria facciale, in cui rientrano problemi quali:
- viso asimmetrico;
- faccia asimmetrica;
- asimmetria mandibolare;
- viso storto;
- mento storto e mento asimmetrico.
Infine pazienti con sorriso gengivale, quei casi in cui i soggetti hanno un sorriso definito “gommoso” in cui le gengive occupano una parte sproporzionata della bocca e mostrano una grande quantità di gengiva quando sorridono, creando una disarmonia del volto.